17 novembre 2010:
L’appuntamento è fissato per le 9. Dopo una nottata agitata, ci svegliamo molto presto e ci prepariamo. L’ansia cresce di minuto in minuto. I nostri pensieri sono tutti per Lui/Lei. Sara sano/a? Quanti anni avrà? Sarà un maschietto od una femminuccia?
Partiamo con largo anticipo, infatti aspettare a casa l’ora giusta è solo motivo di ulteriore agitazione. Come previsto arriviamo molto presto. Troviamo parcheggio quasi subito. Proviamo ad attendere un po’ in macchina, ma non ce la facciamo. Così decidiamo di andare davanti alla sede del CIFA. Suoniamo, ma non ci risponde nessuno. Forse è troppo presto. Forse non sono ancora arrivati. Dopo un po’ si alza una serranda. Aspettiamo ancora. Da lontano vediamo arrivare una giovane signora. La riconosciamo subito è la psicologa del CIFA con cui avevamo appuntamento. Ci saluta e ci dice di aspettare ancora un minuto che ci avrebbe fatti entrare dalla porta principale. Entriamo ed aspettiamo nella sala d’attesa. Dopo un po’ ci portano in una saletta. Ancora attesa. Io e mio marito cerchiamo di parlare e di distrarci un po’ per allentare la tensione. Dopo un po’ arriva l’equipe come nella trasmissione “mamma ha preso l’aereo”. Dopo qualche frase di circostanza la psicologa prende il dossier e comincia a parlare. Io penso che in quelle scartoffie c’è il nostro futuro. Si deciderà la nostra vita. Cerco di essere lucida in modo da capire bene tutto.
“È una bimba”. Stupendo!! Io e mio marito desideravamo proprio una femminuccia!
“Dovete pensare ad una bimba molto piccola”. Io penso ad una bimba di 2-3 anni. Poi ci comunicano la sua data di nascita. Io rimango incredula. Mio marito dice: “ma ha solo 2 mesi e mezzo!”. Ma non dovrebbe avere almeno 3 mesi per poter essere adottata? Che rischio giuridico esiste? Mi tranquillizzano. Poi ci fanno vedere la cartella clinica. Per fortuna sta bene. Meglio di così non potevamo proprio sperare.
Poi la psicologa comincia a mettere via i fogli nel dossier. Penso: e la foto? Non c’è neanche una piccola foto? Non ce la fanno vedere perché è un mostro? Poi prende in mano un'altra cartella e dal fondo estrae un foglio A4 nel quale c’è la foto della nostra cucciola. È amore a prima vista. È bellissima! Mio marito tira fuori due fazzoletti dalla tasca: uno per me ed uno per lui. La commozione ci assale. Ci lasciano soli.
Giada è entrata nella nostra vita quel mercoledì e riempirà di gioia e d’amore la nostra esistenza per sempre!