mercoledì 12 gennaio 2011

Hanoi

3 gennaio 2011:

Dopo circa 12 ore di dormita, ci siamo svegliati e abbiamo cercato di sistemarci un po' nella camera. Dopo colazione abbiamo fatto un giretto nella città vecchia di Hanoi. Un labirinto di piccole vie percorso da una quantità indescrivibile di motorini che si incrociano in maniera caotica e, apparentemente, senza alcuna regola stradale. Tutti suonano il clacxon in maniera insensata. Qui vige la legge del più forte, non esistono leggi stradali. Si rischia di essere investiti anche passando con il verde sulle strisce pedonali. Per attraversare non resta che buttarsi nella mischia, fare attenzione alle automobili ed avere una andatura costante in modo da permettere alle decine di motorini di prevedere le tue mosse e scansarti.



 
Ai lati della strada piccole botteghe cupe e anguste si alternano a botteghe dai colori sgargianti piene zeppe di articoli esposti quasi sempre in maniera ordinata e vistosa. Tra i negozietti piccole signore sedute su piccoli sgabelli di plastica azzurri offrono ai passanti il loro cibo cotto e cucinato per strada dentro pentole improvvisate.



L'aria profuma di cibo vietnamita e di smog. Nei marciapiedi sono parcheggiati ordinatamente, su più file, i motorini, tanto che a volte bisogna passare per strada per riuscire a passare.


Piccole signore offrono per strada i loro prodotti: per lo più frutta e verdura oppure cibo cucinato.


L'atmosfera è decadente. Fili elettrici arrotolati in matasse disordinate sono appese ai pali di legno logoro. Molti fili cadono per strada. A volte bisogna fare attenzione ed abbassare la testa per passare.
Il culmine di caos e smog si vive tra le cinque e le sei di sera quando la maggiorparte dei vietnamiti ritorna a casa. Il traffico è totale.i motorini invadono a flotte anche quei pochi pezzi di marciapiede percorribili. Non si riesce quasi a respirare tanto c'é smog. Tutti suonano all'impazzata. Il rumore dei motori si somma a quello dei clacson.

Questa è l'atmosfera che si respira ad Hanoi. Anche se ci manca un po' la tranquillità di Candiolo, un pezzo di cuore rimarrà per sempre in questa città che ci ha permesso di amare nostra figlia!

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